Tra i suoi numerosissimi ritratti scelgo quello dedicato alla Marchesa Luisa Casati realizzato nel 1914 e conservato alla Galleria nazionale d’Arte Moderna di Roma. La Casati, donna eccentrica e ribelle, è stata ritratta dai più grandi artisti del XX secolo di cui è stata musa ispiratrice, amica, amante e mecenate e ha attraversato la storia dell’arte del novecento anticipandone visioni e tendenze. Tra le prime performer della storia, ha fatto della sua vita stessa un’opera d’arte. Ricchissima dalla nascita muore in assoluta povertà a Londra dopo una vita di eccessi e stravaganze. E’ tornata di recente alla ribalta grazie all’omaggio tributatole da Achille Lauro ma già prima di lui molti artisti, designer e stilisti si erano ispirati a questa straordinaria figura.
Giovanni Boldini la coglie di profilo, vestita di piume di pavone, forse a evidenziarne vanità e bellezza ma anche a ricordo di un episodio di cui fu protagonista quando, raccontano le cronache dell’epoca, si recò a una prima teatrale vestita soltanto di piume che nel corso della serata, a causa delle luci e del calore, cominciarono a staccarsi una dietro l’altra lasciandola, mentre usciva dal teatro, completamente nuda. Alla vita della Marchesa con Francesca Costantini abbiamo dedicato qualche anno fa un’intera trasmissione andata in onda su Telearte. Per chi desiderasse conoscere più a fondo la vita leggendaria della Casati consiglio “Infinita Varietà” una avvincente biografia che si legge tutta d’un fiato.