in San Luigi dei Francesi
Siamo a Roma, nel Rione sant’Eustachio, tra Piazza Navona e il Pantheon, in una delle strade più belle della città troneggia una chiesa, nella piazza omonima, intitolata a San Luigi dei Francesi. Qui Matteo Contarelli, cardinale e grande mecenate, aveva acquistato per sé una cappella, progettando di decorarla con Storie di san Matteo, l’apostolo di cui portava il nome. La morte lo raggiunse prima dell’inizio dei lavori.
La famiglia Crescenzi, erede della cappella, nel 1599 a grande sorpresa affidò la realizzazione delle opere a Caravaggio, all’epoca poco più che un esordiente e al suo primo impegno ufficiale.
In suo favore si era espressa la volontà del cardinale Francesco Maria del Monte, amico e protettore dell’artista. Caravaggio aveva dalla sua due caratteristiche che giocarono un ruolo importante nella scelta dei committenti: il pregio di essere veloce e uno stile in grado di parlare al popolo. Ma perché era così importante essere veloci e sapere parlare alle masse? Lo scopriremo insieme in un viaggio appassionante che ci condurrà nel cuore di Roma e nel cuore dell’opera di Caravaggio, tre capolavori assoluti che gli apriranno le porte del successo.
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